Dal mio viaggio a New York: un Retail Tour tra innovazione e design
A fine maggio ho visitato New York per un viaggio di piacere, ma, da amante dei negozi e di tutto ciò che orbita attorno al mondo retail, non ho potuto fare a meno di visitare se non altro gli store più iconici e quelli di cui avevo studiato tempo addietro sui libri universitari (uno fra tutti NEGOZI di D. Scodeller).
Questo articolo ripercorre in maniera casuale le 4 tappe più apprezzate del fashion retail tour ed intende esplorare come diversi negozi a New York stiano ridefinendo l'esperienza di acquisto attraverso innovazioni architettoniche e di design. In particolare, l'assenza di vetrine tradizionali e l'uso di tecnologie avanzate trasforma il modo in cui i clienti interagiscono con gli spazi retail. Attraverso il racconto della mia visita a quattro negozi iconici - Reformation a Madison Avenue, Prada Epicenter a Broadway, Comme Des Garçons a Chelsea e Dover Street Market nel Middle East Town - offrirò una panoramica delle strategie utilizzate per creare un'esperienza d'acquisto unica e memorabile.
Reformation offre un'esperienza d'acquisto rivoluzionaria grazie a un sistema unico di prenotazione capi. Una volta in negozio sono stata accolta da una sales assistant, la quale mi ha spiegato che avrei trovato esposto sul piano vendita una parte di collezione mentre, per tutto il resto, avrei potuto consultare lo shop online direttamente dal monitor touch presente in negozio. Ho scelto quindi alcuni capi direttamente dallo shop online e la commessa mi ha poi fatto accomodare nel camerino a me destinato. Pochi minuti dopo, un altro membro dello staff ha bussato alla porta del mio camerino con tutti i capi che avevo precedentemente selezionato. Non solo: è presente un monitor in ogni camerino che ti permette di modificare taglia o colore o aggiungere altri capi restando dentro. Questo approccio non solo ottimizza il tempo, ma crea anche un ambiente di shopping più personalizzato e no stress.
Si tratta di un vero gioiello di architettura progettato dal celebre archistar Rem Koolhaas. La struttura è pensata per offrire al cliente uno spazio nel quale ritrovare il comfort della semplicità, proponendo una scelta selezionata e valorizzante. Secondo Rem Koolhaas infatti “il lusso dovrebbe offrire una pausa da un mondo iperattivo”. Varcando la soglia dello store sembra di visitare un tempio nel quale regna la calma. Solo in un secondo momento mi sono concentrata sui capi e gli accessori. L’esperienza d'acquisto muta quindi in un percorso visivo e sensoriale: gli spazi ampi e le linee pulite esaltano i prodotti esposti, rendendo la visita un evento unico. Questo store dimostra in modo emblematico come l'architettura possa elevare il retail a forme d’arte.
Passeggiando per Chelsea, nei paraggi della High Line, è difficile accorgersi che questo tunnel incastonato in un palazzo dai mattoni rossi tappezzato di poster e graffiti, è l’entrata dello store di Comme Des Garcons: l'assenza totale di vetrine e dell’insegna trasforma l'ingresso in un'avventura. Questo design invita i clienti a esplorare, creando un senso di mistero e curiosità che sfida le convenzioni del retail tradizionale. L’approccio di Comme Des Garçons mi ha subito ricordato il Morris Gift Shop di San Francisco e il Museo Guggenheim di New York entrambi progettati da Frank Lloyd Wright, dove la forma e la funzione si fondono insieme per creare spazi che stimolano la scoperta.
Tra le tappe imperdibili anche Dover Street Market. Questo negozio iconico è rinomato per le sue ambientazioni suggestive e spesso bizzarre, che trasformano ogni visita in un'esperienza unica e irripetibile. Ogni piano del Dover Street Market offre un mix eclettico di arte, moda e design, dove le installazioni cambiano regolarmente per sorprendere e affascinare i visitatori. Per chi lavora nel mondo del retail, visitare questo store è d'obbligo: rappresenta un esempio di come la creatività e l'innovazione possano ridefinire continuamente il concetto di shopping, rendendo ogni visita un'esperienza memorabile.
Questo retail tour a New York ha rivelato come diversi negozi, seppur distinti per stile e approccio, condividano la volontà di non svelare subito tutto attraverso la vetrina per sfruttare appieno il potere dell’inaspettato. Questa strategia non solo stimola la curiosità dei clienti, ma li invoglia anche a entrare e scoprire cosa li attende.
A cura di
MELISSA HELML